ALBISI Abelardo Ernesto (Cortemaggiore , 14 giu. 1872 - ...).
He was principal flute at La Scala, Milan,in 1910.At about this periodhe developed his` Albisiphone` Bass Flute. The head joint was doubled back on itself to enable the instrument to be played in front of the player`s body. The flute system was that of Boehm`s with the extension of low B natural (see below). The instrument aroused considerable interest, and composers of the period, particularly Puccini and Mascagni, wrote specific parts for it. Flautists, howeveir, were not keen to take up because of the tiring amount of breath required to sound it; this problem arises mainly because of the large bore, (see under Aerophor). Ary Van Leeuwen (q.v.) performed Klose`s Ter Sonne-Geist`in 1919 in Vienna on an Albisiphone with much success. ALBISI was appointed fiute Professor at the Geneva Conservatoire in 1919, a position he retained till 1923.

ALBISI Abelardo Ernesto (Cortemaggiore, 14 giu. 1872 - ...).
Fratello di Giovanni, entrò nel 1882 alla Regia Scuola di musica di Parma, dove studiò flauto (con Luigi Beccali e Paolo Cristoforetti), diplomandosi nel 1890. L’anno dopo fu in Brasile in una compagnia di opere diretta da Arnaldo Conti, la cui orchestra era costituita nella quasi totalità da parmigiani. Dal 1898 fu I flauto alla Scala, distinguendosi come solista assieme alle maggiori celebrità vocali. Nel 1911 costruì uno strumento, l’albisiphone, una variante del flauto con estensione grave, intonato in do all’ottava inferiore del flauto ordinario, la canna metallica cilindrica con la parte superiore a voluta simile alla tromba. Si suonava come un flauto diritto, ma l’imboccatura era posta in modo che l’esecutore agisse con la stessa tecnica del flauto traverso. Nel mag. 1912, in un concerto dell’orchestra della Scala al Teatro del Popolo in Milano, suonò questo strumento nella Melodia dei Campi Elisi di Gluck. Costruì anche un modello contralto intonato al fa. Dal 1919 al 1923 fu insegnante di flauto al Conservatorio di Ginevra. Oltre all’attività di flautista si dedicò anche alla composizione di musica per flauto: Fantasia all’ungherese per fl e pf, op. 25; Seconda suite miniatura per 3 fl e pf; Gretchen und Hedwig e Fafner und Fasolt, per pf solo o piccola orch; Fantasia per ob e pf (con il fratello); inoltre: Sei studi per fl (Fi: Venturini); Divertimento n. 3 per fl, ob, cl e fag, aveva iniziato l`operetta Arlecchinata, che rimase incompiuta per la sopravvenuta cecità.
Flute & Flautistes